CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – I campi sono ancora coperti da una grande distesa d’acqua. Ora regna una calma surreale. Sembra una laguna, ma siamo nel cuore della pianura emiliana. Domenica la rottura dell’argine del torrente Crostolo ma costretto quasi un migliaio di abitanti del Comune di Cadelbosco Sopra ad abbandonare le proprie abitazioni. Quattro giorni dopo la situazione è ancora questa.
“Cominciamo con le notizie positive. Gli escavatori sono al lavoro e la rottura d’argine del Crostolo è stata chiusa e si lavora per ricostruire l’argine. Non entra più acqua sul territorio. Dove siamo, l’acqua tracimava sulla strada e non era percorribile. Ora sì, abbiamo avuto una riduzione di almeno 30cm d’acqua. Non ci sono cittadini in difficoltà grazie al grande lavoro del volontariato“, spiega il sindaco Marino Zani.
Una alluvione di dimensioni inimmaginabili. “La rottura dell’argine che abbiamo sul Crostolo e sul canale Tassone ha sversato da 18 a 20 milioni di metri cubi d’acqua su 850 ettari. Abbiamo tutte le aziende e gli abitanti in difficoltà. Stiamo aspettando che cali il livello dell’acqua per consentire ai soccorritori di intervenire per consentire alla popolazione di rientrare nelle case”.
Presso la palestra di Cadelbosco sopra resta operativo il Centro di Primo Soccorso. “Il nostro centro è attivo, chiunque avesse problemi troverà cibo, da dormire, assistenza anche psicologica”.