REGGIO EMILIA – Come si diceva nel servizio sulle ricerche di Giovanna Davoli, spesso quando le persone maggiorenni si allontanano da casa e non danno più notizie, si parla di allontanamento volontario, eppure le motivazioni potrebbero essere molto altre.
Da 32 anni Marisa Golinucci aspetta una risposta sulla sparizione della figlia Cristina. Anche in quel caso le forze dell’ordine parlarono di allontanamento volontario e sospesero ben presto le ricerche. Da presidente dell’Associazione nazionale Penelope, composta da volontari che come lei vivono un tempo sospeso in cui un affetto è stato cancellato senza un perché, è oggi al fianco della famiglia di Giovanna.
Parla di un grosso limite della legge l’avvocato dell’Associazione, Barbara Iannuccelli, che rileva come non vengano svolte indagini per escludere altri reati prima di considerare la persona sparita per una sua volontà ben precisa. Un limite grave che non considera il contesto e che abbandona le famiglie in un’angoscia perenne.
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