REGGIO EMILIA – Un altro pezzo dell’ex Mangimificio Caffarri è stato restituito alla città grazie al progetto di rigenerazione urbana che ha permesso al centro di riciclaggio creativo Remida di trasferirsi nei rinnovati spazi di via Gioia, nel quartiere di Santa Croce.
Terminati i lavori e gli allestimenti, sostenuti dalla Fondazione Lego, sono cominciate le attività in collaborazione con Reggio Children, come la distribuzione dei materiali di scarto per le scuole e le realtà educative. In programma anche incontri e momenti di formazione sui temi del riuso. Sabato dalle 16 alle 20 la grande festa di quartiere aperta a tutti. Nando Rinaldi, direttore dell’Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia: “Oggi è un momento di innovazione anche del processo di costruzione dell’identità, come quella di Remida che parte dal dialogo con le scuole e i nidi, con la teoria dei cento linguaggi, e che oggi trova le ragioni in un contesto così creativo e ricco per poter riaffermare un’alleanza”.
La sede di via Gioia ha ospitato l’incontro della rete internazionale dei centri Remida. Cristian Fabbi, direttore di Fondazione Reggio Children: “E’ una comunità globale che riflette, si incontra e si confronta, dialoga sui temi della sostenibilità, della ecologia, della conversione e dell’economia circolare e lo fa in modi diversi in tutto il mondo perché abbiamo l’Argentina, la Svezia e tante realtà italiane. E ognuno interpreta questi temi a modo proprio”.
Etta Rapallo, presidente dell’associazione Sc.Art di Genova: “Il senso sta nello spazio ritrovato, nei materiali che continuano ad aumentare, nell’incontro tra persone che in questi anni hanno dimostrato di mettersi insieme su un semplice concetto: quello del recupero delle cose che sarebbero finite nel cassonetto. Da Remida di Reggio abbiamo imparato questo”.
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