REGGIO EMILIA – La vicinanza con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e con quello dei Carabinieri: questo aspetto ha fatto innalzare il livello di allerta e scattare le procedere di evacuazione per la presenza di un possibile ordigno dopo il ritrovamento in via Mazzini di due zainetti abbandonati.
Le sedi militari e delle forze dell’ordine rientrano tra i cosiddetti obiettivi sensibili, insieme a infrastrutture, luoghi istituzionali, musei, monumenti e spazi che ospitano grandi eventi di spettacolo piuttosto che sportivi: un numero che supera quota 35mila nell’intero Paese.
Il livello di attenzione é stato elevato da parte del Ministero dell’Interno a partire dallo scorso giugno, dopo l’attacco americano in Iran.
A Reggio non si sono manifestate situazioni di particolare pericolo, ma il protocollo di intervento é chiaro.
Un protocollo che prevede, in caso di ritrovamento di borse od oggetti sospetti, il transennamento dell’area, l’evacuazione degli edifici vicini e l’intervento degli artificieri. Passaggi che sono stati puntualmente attivati in via Mazzini dove sono stati sgomberati l’ufficio scolastico provinciale e l’istituto scolastico San Vincenzo, con una certa apprensione da parte dei genitori che proprio a quell’ora si trovavano fuori dall’edificio scolastico per l’uscita dei propri figli.
Ad entrare in azione sono stati gli specialisti in esplosivi della Polizia di Stato inviati dall’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Bologna.
L’allarme si é rivelato per fortuna, infondato: dentro le due sacche c’erano dei vecchi indumenti riconducibili con ogni probabilità ad un senzatetto che negli ultimi tempi aveva occupato abusivamente un garage in zona.