REGGIO EMILIA – “La macchia mongolica” è il titolo del film-documentario diretto da Piergiorgio Casotti che sarà presentato martedì 10 agosto alle 21.15 all’Arena Stalloni di Reggio Emilia. Alla serata parteciperà anche Massimo Zamboni, per anni anima dei CCCP e CSI, molto legato al paese asiatico.
È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI.
La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l’immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica – resa immortale dalle gesta di Gengis Khan, attraversata da Marco Polo, conquistata dalla Russia sovietica – stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un’appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita Tabula rasa elettrificata, uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: una sorta di voglia, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta “macchia mongolica”. Questo segno detterà per sempre anche in lei la partecipazione a due mondi spirituali e fisici, l’Emilia dei padri e la Mongolia del desiderio.
Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare in ciò che sembra quasi un ritorno a casa. Nei paesaggi immutati e nella storia che veloce fagocita il tempo e i costumi, dentro a un mondo che ha annientato le distanze ma non le differenze, questo nuovo viaggio – prima tutti insieme, e poi Caterina da sola – è scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull’altrove che ci abita, un’esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima.
La proiezione è inserita nella rassegna “Cinema sotto le stelle” organizzata dal Comune di Reggio in collaborazione con Arci e con il contributo della Regione Emilia Romagna. Per accedere alla proiezione occorre essere provvisti di green pass.













