REGGIO EMILIA – Approdata in Borsa nel 2007 raccogliendo sul mercato 26 milioni di euro, Rcf ne uscì nel 2013, quando gli azionisti ricomprarono per 5 milioni i titoli in circolazione, pari al 25% del capitale. Gli anni successivi sono stati ricchi di operazioni di rilievo. Nel 2016 l’ingresso del fondo Palladio, che acquistò il 30% delle azioni per 54 milioni. Poi le acquisizioni di aziende che hanno accresciuto le dimensioni del gruppo: la statunitense Aew nel 2018, comprata per 6 milioni, e soprattutto la danese Dap, pagata quasi 80 milioni più 23 di debiti da estinguere.
A fronte di una crescita degli impegni finanziari, le contromisure degli amministratori sono state due: un maxi-contratto di finanziamento con Credit Agricole Cariparma e Bpn Paribas per 165 milioni e il ritorno in Borsa. Ma la domanda di ammissione per collocare il 35-40% delle azioni, presentata nel settembre 2019, fu ritirata un mese dopo, nonostante gli oltre 2 milioni già spesi in consulenze: le condizioni di mercato non erano favorevoli. E a partire dal febbraio 2020 sono notevolmente peggiorate.
Rcf è una di quelle aziende in cui i ruoli di azionisti e amministratori si sovrappongono. Il presidente Alfredo Macchiaverna, l’amministratore delegato Arturo Vicari e il consigliere Remo Morlini, oltre ad essere i principali azionisti, sono anche i proprietari di Alfa Real Estate, la società a cui nel 2017 sono stati conferiti gli stabilimenti di Rcf. L’anno scorso l’azienda ha pagato a Alfa Real Estate quasi 6,5 milioni di euro di affitti. Nonostante il forte calo delle vendite e il disavanzo accusato, nel 2020 i compensi per gli amministratori sono aumentati di circa 500mila euro, superando quota 1,6 milioni di euro. L’ultima assemblea degli azionisti di Rcf Group, in aprile, ha cooptato in consiglio di amministrazione il manager danese Kalle Nielsen. Compenso per il 2021: 323mila euro.
Leggi e guarda anche:
Reggio Emilia Rcf Group Rcf covid-19 compensi