REGGIO EMILIA – Pene più severe, più controlli e maggiore sensibilizzazione rivolta agli automobilisti. Insiste su questi aspetti Mauro Sorbi, il presidente dell’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, che commenta con indignazione il fatto che fosse sotto l’effetto di alcool e droga il 45enne imprenditore agricolo di Pavia al volante della vettura che sabato mattina a Zurco di Cadelbosco Sopra ha travolto e ucciso il podista 56enne Paolo Guidetti.
La legge del 2016 sull’omicidio stradale prevede la revoca della patente per un massimo di 10 anni. Sorbi parla invece di “ergastolo della patente” e invoca “la revoca a vita”. La pena per omicidio stradale provocato sotto l’effetto di alcol o droghe varia da 8 a 12 anni. Per il presidente dell’osservatorio le misure cautelari devono essere, però, più rigide con arresto obbligatorio e carcere: “Non si può passare ai domiciliari”.
C’è il poi il tasto legato ai controlli da parte delle forze dell’ordine, alle prese con carenze di organico: “C’è un senso di impunità – prosegue Sorbi – che spinge ad andare più veloci e ad essere più disattenti”. Sorbi, infine, sollecita una maggiore promozione da parte delle istituzioni dell’alcool-test fai da te, acquistabile per pochi euro nella farmacie: “Bastano pochi istanti dopo una cena per verificare se siamo o meno in grado di guidare evitando così possibili tragedie”.
L’osservatorio sulla sicurezza stradale è un organismo di promozione e raccolta dati che fa capo alla Regione.
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