ALBINEA (Reggio Emilia) – Il ricordo del giornalista e ricercatore reggiano Matteo Incerti, scomparso il 14 agosto scorso a soli 51 anni, insieme a Livio Piccinini “Delinger” e Giovanna Quadreri “Libertà” protagonisti dell’Operazione Tombola, sono stati celebrati ad Albinea, nell’anniversario di quell’azione che fu raccontata da Incerti in un suo libro.
L’assalto al quartier generale tedesco a Villa Rossi e Villa Calvi della notte tra il 26 e 27 marzo 1945 è avvenuto 78 anni fa, e per ricordarlo sono state deposte corone al monumento in piazza a Botteghe e alla lapide che ricorda i tre paracadutisti inglesi Riccomini, Guscott e Bolden, morti nell’assalto.
Sul palco, per gli interventi di rito, anche quello Libero Bonini, partigiano “Iames”, presente quella notte di 78 anni fa. Nel suo discorso il sindaco Nico Giberti ha ricordato la figura di Matteo Incerti “un grande amico del nostro comune e un appassionato della storia legata alla Resistenza”, di Quadreri e Piccinini, cittadini onorari di Albinea.
Giberti ha rivendicato le origini antifasciste della Costituzione criticando il Governo per non aver vietato l’annunciato raduno che si svolgerà a Nettuno per commemorare l’anniversario della fondazione dei Fasci di Combattimento, così come ha criticato le parole della Presidente del Consiglio sulle Fosse Ardeatine, che non ha citato le vittime come antifascisti ma solo come “italiani”.
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