RUBIERA (Reggio Emilia) – Il torrente Tresinaro non è adeguato a contenere non solo le piene previste ogni 200 anni, ma in alcuni tratti anche quelle cinquantennali. Per questo partirà a giorni un cantiere per migliorare le condizioni di deflusso e rafforzare entrambe le sponde con la posa di una scogliera di grossi massi.
“E’ un intervento che è stato finanziato per 2,9 milioni di euro nell’ambito del Pnrr e riguarda gli ultimi due chilometri del torrente fino alla confluenza col fiume Secchia”, ha spiegato Federica Pellegrini, della Protezione civile reggiana. I lavori sono appaltati dall’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia Romagna. Si parte da Rubiera e si affronteranno poi le situazioni critiche anche nei Comuni più a monte. “Si colloca appunto all’interno di un quadro di interventi più complessivi, in primis la cassa di espansione che è stata anche di recente finanziata in Comune di Viano e in particolare il Comune di Scandiano”, ha aggiunto Pellegrini.
L’attenzione al torrente Tresinaro nel tratto rubierese è iniziata già da tempo. “Il rifacimento della chiusa sul nostro confine a opera del consorzio di Bonifica – ha detto il sindaco Emanuele Cavallaro – Naturalmente, metto assieme anche l’intervento del ponte di Montecatini, importante anche questo in realtà per le sicurezze idrauliche”. Per risagomare l’alveo del torrente saranno asportati circa 30mila metri cubi di terra, che saranno utilizzati negli argini di un ampliamento delle casse di espansione del fiume Secchia, previsto dall’Aipo. “Consegneremo il cantiere il prossimo 11 aprile. La durata presunta dei lavori è di 8 mesi”, ha concluso la Pellegrini.
Gian Piero Del Monte
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