REGGIO EMILIA – Convegni, lectio magistralis, workshop, mostre, passeggiate urbane. Sono le fondamenta su cui si poggia la quarta edizione di Rigenera, il festival dell’architettura che dal 5 al 13 aprile si terrà nella nostra così come in altre sette città italiane.
A Reggio Emilia vi saranno in tutto 26 eventi – di cui 18 al Parco Innovazione – che sono stati pensati per riflettere su come rispondere alle sfide contemporanee, immaginando alternative al sistema attuale e proponendo soluzioni rigenerative, eque e sostenibili. Il titolo dato a questa edizione, ovvero “piano B”, è un monito a cambiare rotta, anche di 180°, rispetto a ciò che è stato fatto finora sia in termini di edilizia che di architettura, come ha spiegato Andrea Rinaldi, direttore scientifico del festival nonché presidente provinciale dell’Ordine degli architetti. “Piano B perché il piano A non ha funzionato o non sta funzionando – le sue parole – D’altronde, se avesse funzionato, le città non sarebbero così inquinate come invece sono. Dobbiamo capire come cambiare rotta e far cambiare rotta anche alle persone. Ora vediamo la transizione ecologica come una medicina amara da dover prendere. Dobbiamo invece renderla desiderabile”.
Per affrontare la sfida di una città più equa ed ecologica, più inclusiva e pronta ad affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici, il festival si svilupperà su tre principali assi tematici: cultura, ovvero l’architettura come strumento per affrontare le emergenze; comunicazione, con l’architettura come linguaggio iconico; comunità, intendendo l’architettura come ponte tra le persone e il loro futuro. A questi si aggiungeranno gli appuntamenti internazionali per la promozione dell’architettura italiana all’estero. La dimensione internazionale di Rigenera si svilupperà, infatti, tra Detroit, Tripoli, Bruxelles, Beirut, Maputo e altre città.
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