REGGIO EMILIA – Al Valli il duo violino-pianoforte di Bomsori e Kit Armstrong, all’Ariosto un Cyrano colorato e musicale. Sarà un venerdì 26 gennaio ricco per i teatri di Reggio.
Alle 20.30 il Municipale, per la stagione dei concerti, accoglierà Bomsori al violino e Kit Armstrong al pianoforte, per un’esibizione che comprenderà Schumann, Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore, Op. 105, Čajkovskij, Meditation da “Souvenir d’un lieu cher” per violino e pianoforte, Op. 42 n.1, Szymanowski, Notturno e Tarantella, Op. 28, Debussy, Sonata n. 3 in sol minore per violino e pianoforte e Wieniawski, Fantasia dal “Faust “di Gounod, Op. 20. Il duo sostituisce l’annunciato concerto di Patricia Kopatchinskaja, costretta a rinunciare per motivi personali, assieme a Polina Leschenko.
Nata a Daegu, in Sud Corea, da genitori musicisti, Bomsori, nome unico che, tradotto, significa “suono di primavera”, ha studiato all’Università Nazionale di Seoul, perfezionandosi poi alla Juilliard di New York. Per lei sarà una stagione particolarmente ricca di impegni, tra cui il debutto ai Bbc Proms con la Bbc Philharmonic e all’Hollywood Bowl con la Los Angeles Philharmonic. Kit Armstrong, nato nel 1992, è pianista e compositore eccezionalmente dotato per la matematica, le scienze e le lingue. All’età di cinque anni avvia gli studi di pianoforte e composizione e a soli sette è il più giovane studente mai ammesso alla Chapman University of California.
L’appuntamento con “Cyrano de Bergerac” al teatro Ariosto, per la regia di Arturo Cirillo, è per il 26 gennaio alle 20.30 e di nuovo per il 27 alla stessa ora e per il 28 alle 15.30. L’opera ha portato al grandissimo successo l’autore, Edmond Rostand, poeta e drammaturgo vissuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900. I suoi testi sono stati messi in scena da alcuni tra i più grandi protagonisti della scena teatrale a lui contemporanea: Sarah Bernhardt e Benoît-Constant Coquelin, per citarne alcuni. È proprio quest’ultimo ad aver proposto a Rostand la stesura di un testo appositamente per lui, e a cui dobbiamo quindi la stesura del Cyrano de Bergerac. La storia prende spunto da un personaggio realmente vissuto nella Francia del ‘600: Savinien Cyrano de Bergerac.











