REGGIO EMILIA – “Mi hanno detto che il film qui a Reggio Emilia è stato un successo e questo mi rende felice perché, mi è stato riferito, il pubblico è stato molto attento, sono venuti molti giovani, ci sono stati molti applausi. Questo oggi per noi è motivo di gioia: sono situazioni che non ci capitava di vedere da molto tempo”. A parlare è Giuseppe Tornatore, ospite del cinema Rosebud, dove ha raccontato il suo Ennio, conosciuto in 32 anni di collaborazione e frequentazione.
Di fronte un pubblico entusiasta per il documentario realizzato dal regista premio Oscar, dedicato ad Ennio Morricone, compositore geniale e innovatore , che con le sue colonne sonore ha scritto alcune delle pagine più belle della musica del Novecento. “Ho cercato di raccontarlo – sono le parole del regista – come l’ho conosciuto io, con la sua semplicità, con la sua simpatia, è stata questa l’idea che mi ha guidato”.
Al Rosebud Ennio è in proiezione da cinque settimane, è stato visto da quasi 3 mila persone. Nel docufilm è lo stesso Morricone a raccontare come sono nati i suoi capolavori, dalle musiche dei film western dell’amico d’infanzia Sergio Leone alla straordinaria melodia di Mission. Insieme alle sue parole le testimonianze di celebri colleghi, tanti registi italiani e artisti internazionali. “Esce il ritratto di un genio della musica, inconsapevole di esserlo, perché Morricone è un uomo molto semplice, allo stesso tempo fuori dalle regole – spiega Tornatore -, è questa la chiave del suo mistero, se così lo vogliamo chiamare. Il film ci aiuta a capire questo mistero, a conoscere la sua grandezza coniugata alla sua semplicità”.
Reggio Emilia documentario cinema Rosebud Ennio Morricone Giuseppe Tornatore