MODENA – La Commissione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha disposto il trasferimento da Modena per incompatibilità ambientale e di funzione della magistrata reggiana Claudia Ferretti. Originaria di Scandiano, la Ferretti svolgeva da circa 20 anni le funzioni di sostituto procuratore presso la Procura di Modena. La magistrata è stata assegnata come giudice alla Seconda sezione penale del Tribunale di Firenze.
Il procedimento disciplinare trae origine da un episodio fortuito. Il 19 febbraio di quest’anno, in piazza Spallanzani a Scandiano, agenti della polizia municipale controllarono un locale che, in violazione delle norme allora in vigore, aveva tenuto aperto oltre le 18 e ospitava clienti all’interno. Nel corso del controllo, il sostituto procuratore Claudia Ferretti fu sorpresa allo stesso tavolo con due uomini, entrambi originari della Sicilia: il primo era Pietro Armando Bonanno, ergastolano in semilibertà condannato per omicidi di mafia, il secondo era il suo datore di lavoro, Massimo D’Aprea, macellaio di Casalgrande. Una frequentazione giudicata dal Csm anomala e inopportuna, tanto da determinare il trasferimento da Modena a Firenze della magistrata scandianese.