REGGIO EMILIA – Con dei particolari visori, in una stanza del Musei Civici, si può vedere e provare sulla propria pelle ciò che fanno, sentono e provano ogni giorno gli attivisti di Emergency nel salvare vite umane in mare. E’ una stanza della mostra “come onde del mare, incontri senza confini” che sarà possibile visitare nei tre giorni del festival di Emergency.
L’intera mostra, invece, resterà aperta fino al 24 settembre. L’esposizione racconta attraverso immagini, suoni e parole il lavoro dell’associazione nel Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo dove, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), sono oltre 22mila le persone morte o disperse dal 2014. Una media di dieci persone al giorno. Una strage silenziosa contro cui Emergency chiede una missione europea di ricerca e soccorso che tuteli la vita delle persone che attraversano il Mediterraneo e vie legali e sicure di accesso all’Europa.
In mare dal dicembre del 2022, in dieci missioni la nave Life Support di Emergency ha tratto in salvo 983 persone. Ognuna di esse ha portato all’interno della nave la sua storia personale e le sue speranze.
Il percorso si articolerà attraverso le immagini di Giulio Piscitelli, Gabriele Micalizzi, Dario Bosio, Davide Preti, Francesco De Scisciolo e Giorgio Dirindin, i fotografi saliti a bordo negli scorsi mesi. La mostra sarà aperta al pubblico dall’1 al 24 settembre tutti i venerdì, sabato, domenica dalle 10 alle 18. L’ingresso è gratuito.
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