REGGIO EMILIA – Quando storia e aceto balsamico vanno a braccetto. E’ questo il titolo che potrebbe riassumere al meglio l’ultima puntata di Agri7, che si è suddivisa tra Campagnola e Gualtieri.
La prima parte ha avuto un grande protagonista: il laboratorio dell’azienda agricola Battini Tiziano e Cantoni Enrico, dove si produce il mosto cotto, base per ottenere l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia. Una struttura che abbina la modernità degli strumenti alla tradizione della sua ricetta. Proprio qui abbiamo visto come si ottiene il mosto cotto da quello crudo, fino alle barrique in rovere dove viene poi lasciato invecchiare. Botti che sono già state utilizzate per i vini dalle cantine e, una volta dismesse da quest’ultime, diventano ottimali per contenere i mosti cotti acetificati.
Da Campagnola ci si è spostati a Gualtieri, con l’inaugurazione dell’acetaia “Al Caslen” che nel dialetto locale significa casa piccola. Un lavoro durato dieci anni e inaugurato nei giorni scorsi, celebrato insieme alla Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. Tra le iniziative messe in atto la cottura a legna del mosto secondo la tradizione, che avviene per circa 8-10 ore. Dopo questa fase vi è la fermentazione alcolica che trasforma una parte dello zucchero in alcol e sarà proprio quest’ultima parte a diventare poi aceto balsamico. Una volta saliti nella stanza delle botti, non sono mancati i riferimenti alla famiglia Battini e, come da tradizione, la presenza di una batteria di aceto dedicata a ogni componente.
All’interno dell’acetaia riferimenti alla storia di Gualtieri, con racconti e fotografie d’inizio secolo della cittadina della bassa. Agri7 va in onda ogni sabato alle 21 e la domenica alle 11.
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