REGGIO EMILIA – Si è parlato di sicurezza in ospedale in un incontro organizzato dalla questura e dedicato agli studenti reggiani. Il problema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario è ormai all’ordine del giorno anche nella nostra città.
Angela Cutillo, dirigente della squadra volanti “E’ un problema sociale, cresce il numero di persone aggredite in pronto soccorso e in ospedale, noi cerchiamo di intervenire il prima possibile e questo evita spesso che la situazione degeneri. Interveniamo almeno una volta ogni due giorni”.
Per arginare questo fenomeno, al Santa Maria si sta pensando a un posto di polizia fisso 24 ore su 24. Di sicurezza in ospedale si è parlato nell’iniziativa organizzata nell’ambito del progetto “conoscersi per comprendersi: la polizia tra le persone”. Cristina Marchesi, direttore generale dell’Ausl reggiano: “Con la polizia in ospedale ci sentiamo tutti più sicuri e oggi ne abbiamo davvero bisogno”. All’iniziativa hanno preso parte due classi terze dell’istituto “Scaruffi”. Donatella Pelaggi, docente: “Dobbiamo formare cittadini consapevoli e cosa c’è di meglio di queste iniziative per toccare con mano le esperienze”.
I ragazzi hanno potuto ascoltare i racconti del personale sanitario, e capire il lavoro della polizia scientifica, della postale, della polizia ferroviaria e della stradale. Hanno anche incontrato i giocatori del Valorugby per parlare di rispetto delle regole. Gli studenti sono arrivati in ospedale con un autobus messo a disposizione da Seta e con i loghi dell’iniziativa.
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