REGGIO EMILIA – Stavano urlando senza motivo a tarda sera nell’androne condominiale quando la vittima, disturbata dal frastuono, è uscita dal proprio appartamento chiedendo loro di abbassare la voce. La richiesta ha però innescato una violenta reazione: ne è scaturita un’accesa lite durante la quale i due giovani, entrambi 27enni, avrebbero iniziato a inveire contro di lui e a strattonarlo, provocandogli lesioni giudicate guaribili in cinque giorni dai sanitari del pronto soccorso del Santa Maria Nuova. Il giorno seguente, uno dei due lo avrebbe anche minacciato di morte, rivolgendogli la frase: ‘Ora vengo ad ammazzarti’.
L’aggressione è avvenuta nella tarda serata dello scorso 7 aprile, in seguito alla richiesta di non urlare nell’androne del condominio. Dalle parole si è subito passati ai fatti, con la vittima strattonata, spinta e colpita, tanto da riportare lesioni fisiche e una prognosi di cinque giorni. Nel frattempo, alcuni presenti allertavano il 112 che inviava sul posto una pattuglia dei carabinieri. I militari hanno così indentificato le persone coinvolte e raccolto le testimonianza dei presenti.
La vittima, secondo il suo racconto, già in passato aveva avuto altri diverbi con i due ragazzi e il giorno seguente l’aggressione, avrebbe subito altre minacce e intimidazioni. Nello specifico, il mattino seguente alla lite, mentre usciva di casa per andare al lavoro, uno dei due condomini affacciandosi alla finestra, lo apostrofava, minacciandolo di morte.
Per questi motivi con l’accusa di lesioni personali e minacce i Carabinieri della stazione di Reggio Emilia hanno denunciato i due 27enni.












