REGGIO EMILIA – Malick Faye El Hadij ha 46 anni ed è il presidente della associazione della comunità senegalese di Reggio, nata nel 1990 e che conta oltre 500 iscritti. E’ in Italia dal 2008 e lavora in città come operatore ecologico. L’associazione è impegnata in iniziative di integrazione culturale: lo scorso fine settimana ha contribuito all’organizzazione del torneo di calcio internazionale svoltosi a Campegine, vinto dalla rappresentativa gambiana, e che ha visto la partecipazione di diverse squadre di comunità straniere del nostro territorio.
“Tutti sanno che lo sport aiuta la società”, spiega Malick.
Malick ci racconta le difficoltà di molti suoi connazionali che hanno un lavoro e un reddito, ma che non riescono a triovare casa, spesso perché da parte di chi affitta c’è diffidenza verso chi è straniero: “Il lavoro c’è, sull’integrazione ci stiamo lavorando, ma il problema è la casa – dice il presidente che aggiunge – Molti parlano bene italiano e al telefono va tutto bene. Quando vedono il cognome straniero, molti proprietari si tirano indietro. Se facciamo una prova noi due: se chiami tu che sei italiano ti viene subito dato un appuntamento, se telefono io con l’accento africano, mi sentirà dire subito di no”.
Il presidente dell’associazione senegalese si dice tuttavia molto legato a Reggio e ai reggiani: “Amo Reggio, mi piace un sacco. Mia moglie è italiana e ho tre figli”.










