REGGIO EMILIA – Per gli studenti universitari fuori sede è ormai sempre più complesso trovare un alloggio disponibile e, a volte, questa poca disponibilità di posti o la necessità di risparmiare visti i costi elevati induce ad accettare affitti in nero o irregolari.
In provincia sono state individuate 147 posizioni sospette dall’Agenzia delle entrate, proprietari di case che affittano a studenti non pagando le tasse. Tra Reggio, Modena, Bologna e Ferrara i casi sospetti individuati sono 1930. I dati sono emersi dal lavoro del gruppo che si è costituito ad hoc ed è formato dalla guardia di finanza, dall’Agenzia delle entrate, dalle diverse università tra cui Unimore e dall’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori.
Le posizioni sospette sono state individuate grazie all’incrocio dei dati sulle registrazioni dei contratti, le iscrizioni negli atenei, le utenze domestiche e le richieste alle Ausl per il medico di base. Nella nostra provincia ci sono 15.649 studenti universitari fuori sede, 2.105 quelli che hanno fatto richiesta per avere un medico di base. Ergo, l’Agenzia regionale per il diritto agli studi, ha revocato finanziamenti per 350mila euro per borse di studio indebitamente percepite.
Accanto a quest’attività repressiva, però, c’è anche quella preventiva. Lo scorso ottobre è stata pubblicata e distribuita la “guida affitti”.
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