REGGIO EMILIA – Nel tema casa e nella generale mancanza di alloggi, gli universitari non sono la categoria più penalizzata, anzi: essendo da tradizione poco morosi, sono preferiti ai lavoratori a tempo determinato.
A dirlo, negli studi de Il Graffio, Fabrizio Carretti, vicepresidente provinciale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, che si è confrontato con gli studenti Alessandro Bruscella e Giovanni Viglione, tra coloro che nel nostro territorio hanno dato vita alla protesta delle tende, e al pro rettore di Unimore Giovanni Verzellesi che ha ricordato i prossimi passaggi necessari per arrivare a coprire almeno una quota dei fuori sede, circa 2mila per il nostro ateneo. Carretti ha tracciato la proporzione, sconfortante, tra domanda e offerta di case in affitto.
“Gli studenti – ha detto Carretti – stanno prendendo il posto dei lavoratori a tempo determinato e in generale l’offerta e domanda sono 1 a 8, 1 a 10”. I locatori stanno via via sempre di più virando sulla scelta di affittare stanze piuttosto che appartamenti. “I costi di gestione delle stanze sono più alti e gli studenti vengono preferiti perché poco morosi, dopo il Covid si arriva ad attendere anche due anni prima di riappropriarsi di un proprio appartamento per morosità dell’affittuario”.
Reggio Emilia Unimore "Il graffio" protesta studenti caro affitti