REGGIO EMILIA – In Tribunale a Reggio terza udienza per la difesa di Francesco Monopoli, 40 anni ormai ex assistente sociale che deve rispondere di una trentina di capi di imputazione nel processo sui presunti affidi illeciti a Bibbiano.
Il pubblico ministero Valentina Salvi ha chiesto per lui 11 anni e mezzo di condanna, tra le richieste più alte formulate dall’accusa. In Corte d’Assise il suo difensore, l’avvocato Nicola Canestrini che lo rappresenta assieme all’avvocato Giuseppe Sambataro, ha sostenuto un’arringa difensiva di quasi 7 ore, al suo fianco l’imputato sempre presente alle udienze.
I due difensori hanno anticipato che chiederanno l’assoluzione per tutte le accuse e si dicono fiduciosi di riuscire a smontare un castello accusatorio che nel tempo, spiegano, si sta lentamente sgretolando in particolare dopo l’assoluzione in appello dello psicoterapeuta Claudio Foti considerata la figura centrale per l’accusa. Le accuse nei confronti di Monopoli si muovono su posizioni che riguardano sei minori. La difesa aveva ricordato che alcuni non erano mai stati allontanati dalle famiglie.
Sono oltre 120mila le pagine dei verbali di questo processo, una mole enorme di atti tanto che i difensori hanno utilizzato anche l’intelligenza artificiale per riuscire ad analizzarli. Tempi lunghi anche per la sentenza prevista tra l’estate e settembre.
Francesco Monopoli processo affidi val d'enza La difesa dell'ex assistente sociale 120mila pagine di verbali