BOLOGNA – L’assoluzione in Appello di Claudio Foti è già argomento politico, così come era diventata tema di strumentalizzazioni in quel senso la stessa inchiesta sui presunti affidi illeciti in val d’Enza.
L’indagine deflagrò quattro anni fa, il 27 giugno 2019, e le conseguenze ‘extra’ che ne scaturirono misero per mesi sotto attacco politico appunto un paese, Bibbiano, diventato quasi una sorta di slogan, campo di battaglia per quella doppia piazza Sardine-Lega nei giorni immediatamenti precedenti al voto delle Regionali del gennaio 2020.
Matteo Renzi, che nel settembre di quell’anno usciva dal Pd e fondava Italia Viva, in queste ore ha pubblicato un tweet: “Ho una domanda per la presidente del consiglio Giorgia Meloni, a che ora intende chiedere scusa per lo sciacallaggio di quattro anni fa su Bibbiano?”.
C’è da scommettere che pioveranno altri commenti, da una parte e dall’altra.
Lo psicoterapeuta Foti è stato assolto in secondo grado dall’accusa di abuso d’ufficio “per non aver commesso il fatto” e da quella di lesioni gravissime nei confronti di una ragazza che era stata sua paziente quando era ancora minorenne “perchè il fatto non sussiste”.
Il pronunciamento emesso dalla corte di Bologna in serata ha quindi ribaltato la sentenza di primo grado dell’11 novembre 2021, quando il gup di Reggio – Foti scelse il rito abbreviato – condannò lo psicoterapeuta a 4 anni. La richiesta della procura era stata di 6 anni.
Per l’accusa, il 72enne fondatore della torinese Hansel&Gretel, ritenuto figura chiave nell’inchiesta sui presunti affidi illeciti in val d’Enza, aveva provocato disturbi depressivi in una ragazzina all’epoca 17enne che sottopose a terapia tra 2016 e 2017 tramite domande definite “suggestive” che, è la tesi, avevano “ingenerato in lei la convinzione di essere stata abusata dal padre e dal socio”. La Corte d’Appello ha giudicato in modo opposto. Ricordiamo che sull’indagine è in corso a Reggio il dibattimento, iniziato un anno fa, a carico di 17 persone tra psicologi, amministratori ed ex amministratori e assistenti sociali.
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