REGGIO EMILIA – Il velivolo ai cui comandi c’era Marco Buratti quel giorno sorvolò solo zone di aperta campagna, rimanendo lontano dalle abitazioni. Un elemento non da poco quello portato in aula da Carlo Landi, perito della difesa rappresentata dall’avvocato Liborio Cataliotti. Un elemento che, in pratica, ha fatto cadere il presupposto dell’ipotesi di reato, il disastro aviario colposo, tanto che la stessa pm, Isabella Chiesi, ha chiesto l’assoluzione per Buratti, a processo per i fatti del 17 settembre 2022.
Quel giorno la scuola di volo Top Gun aveva organizzato un Open Day: era possibile, per chi lo desiderava, salire a bordo di biposti guidati da piloti. Così fece Dario Bigliardi, 25enne di Traversetolo, il passeggero del velivolo condotto da Buratti, 35enne di Montecchio. Il pilota si rese conto in tempo di quello che stava per accadere, azionò il paracadute per entrambi, e l’ultraleggero precipitò a Sesso senza che la cosa finisse in tragedia. Lo stesso Bigliardi, sempre nell’ultima udienza, ha ritirato la querela, facendo così cadere la costituzione di parte civile e anche l’altra accusa, quella di lesioni colpose.
Sarà il giudice adesso a decidere, ovviamente: la sentenza è attesa per il primo luglio. Se dovesse arrivare l’assoluzione, la vicenda si concluderebbe quindi senza colpevoli dal punto di vista giuridico, ma presumibilmente non senza spiegazioni. Tre le ipotesi in campo fin dall’inizio: che Buratti sia stato imprudente, cedendo i comandi al passeggero, come ha sostenuto nei mesi scorsi la procura; che ci sia stato un problema di manutenzione dell’ultraleggero; che il passeggero inavvertitamente, col ginocchio, abbia urtato la seconda cloche.
Reggio Emilia: a processo il pilota dell’aereo precipitato a Sesso. VIDEO
Reggio Emilia processo aereo precipitato perizia Sesso aereo cadutoAereo precipitato a Sesso: il generale Landi super perito della difesa nel processo. VIDEO










