REGGIO EMILIA – Il monomotore Piper Comanci 250 è uno dei gioielli volanti visti atterrare in questi giorni al Campovolo. Il modello risale al 1958. Nello stesso anno un collaudatore riuscì nell’impresa di condurne uno in solitaria da New York a Palermo senza scalo.
Clamorosa o meno per ogni appassionato è sempre importante la storia della ‘creatura’ che con pazienza, tempo e denaro, ha contribuito a rimettere in pista.
“Una cinquantina da tutta Italia, velivoli sia autocostruiti che ristrutturati, ricondizionati alle condizioni originali. Abbiamo un bell’esempio di uno Stinson del 1944. Persone che svolgono con passione queste attività”. Giovanni Rovacchi è il vicepresidente dell’Aero Club Reggio Emilia, l’associazione che ha ospitato il 53esimo raduno del Cap, il Club aviazione popolare, al quale fanno riferimento circa 400 costruttori amatoriali proprietari grossomodo di 250 aerei.
Come ogni anni il Cap, appoggiandosi alle associazioni locali, ha organizzato corsi di formazione, rivolti in particolare a studenti.
Aerei storici e fai da te al Campovolo. VIDEO
7 settembre 2025Si conclude oggi il raduno nazionale dei costruttori di aerei amatoriali. Oltre cinquanta i velivoli arrivati da tutta Italia, in alcuni casi si tratta di esemplari d’epoca rimessi a nuovo con infinita passione