REGGIO EMILIA – “La Corte di Cassazione ha ampiamente confermato le condanne decise della Corte di appello di Bologna nel maxi-processo contro la ‘Ndrangheta Aemilia e così pure il quadro accusatorio della storica grande operazione contro le infiltrazioni e il radicamento della criminalità organizzata calabrese in Emilia-Romagna, scattata nel 2015 con 117 arresti”.

Massimiliano Sottili (Psc Carabinieri)
Queste le parole del segretario nazionale dell’Associazione professionale a carattere sindacale Psc Assieme Massimiliano Sottili, che intende esprimere il personale plauso ai carabinieri del Nucleo investigativo di Reggio Emilia e più generalmente ai carabinieri del Comando provinciale reggiano per l’eccellente attività investigativa svolta congiuntamente ai colleghi dell’Arma di Parma, Piacenza e Bologna. “Aemilia – prosegue Sottili – non ha certo posto la parola fine al radicamento della criminalità organizzata nel tessuto socio-economico emiliano, ma sicuramente ha inferto un duro colpo alla ‘ndrangheta che in Emilia e soprattutto nella provincia reggiana riteneva di poter agire indisturbata”.
I colleghi reggiani, ma anche quelli di altre realtà provinciali, da ieri sera sono impegnati nella ricerca e cattura dei destinatari dei provvedimenti restrittivi conseguenti alla pronuncia della Cassazione. A loro è rivolto il pensiero dell’associazione Psc Assieme: “Siamo certi come Associazione che la ‘ndrangheta – conclude Sottili – nella provincia di Reggio non avrà vita facile. A dimostrarlo anche l’incisiva attività nel senso egregiamente condotta dal Prefetto, la dottoressa Iolanda Rolli. Basti pensare, per quello che risulta a questa Associazione, che negli ultimi quattro anni oltre 100 sono stati i provvedimenti interdittivi antimafia emessi dalla Prefettura di Reggio Emilia. Ciò a riprova della massima attenzione riposta sul fenomeno anche dal Signor Prefetto, massima espressione dell’orine e della sicurezza pubblica in provincia, a cui va il nostra grazie”.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia carabinieri processo Aemilia 'ndrangheta Cassazione Massimiliano Sottili interdittive