REGGIO EMILIA – Gennaio 2015, l’inizio di tutto. Marzo 2016, il via allo storico maxi-processo nell’aula bunker allestita nel cortile del tribunale di Reggio. Due anni dopo, fine ottobre, la sentenza di primo grado: 1.200 anni di carcere, poi diventati 712 in Appello, nei confronti dei promotori, degli organizzatori, dei sodali di un’organizzazione di stampo ‘ndranghetista che aveva imperversato in Emilia, con la nostra provincia come epicentro, negli ultimi 30 anni. Sono proprio il tempo e le date a scandire la fotografia di quanto avvenuto nella nostra Regione, con esponenti del cosidetto tessuto economico sano ritenuti invece, dalla giustizia, sponda attiva per gli affari della cosca Grande Aracri. Adesso siamo all’appuntamento definitivo, parlando sempre di giustizia: inizia oggi a Roma, in Cassazione, l’ultimo atto della storia dell’inchiesta Aemilia, coordinata dai magistrati Marco Mescolini e Beatrice Ronchi che hanno guidato il lavoro dei carabinieri. Non si tratta del primo punto di non ritorno: ad ottobre 2018, pochi giorni prima della sentenza di primo grado del rito ordinario, la Cassazione si era già pronunciata confermando le condanne per le 40 persone che avevano scelto sin dall’inizio il rito abbreviato, e tra loro gran parte dei capi della cosca: tra tutti Nicolino Grande Aracri, Nicolino Sarcone e Alfonso Diletto. Ma le figure di spicco non mancano anche in questo filone. Michele Bolognino, i fratelli Palmo e Giuseppe Vertinelli, Gaetano Blasco, e, tra gli emiliani, i reggiani Mirco Salsi, Silvano Vecchi e Omar Costi e il costruttore modenese Augusto Bianchini, sono tra gli 87 che hanno presentato ricorso alla Suprema Corte. Non sarà una cosa breve: si comincia con la requisitoria dell’accusa, che durerà un paio di giorni, poi le udienze proseguiranno con le repliche delle difese. La sentenza della seconda sezione penale è attesa per il 6 maggio.
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21 aprile 2022Inizia oggi a Roma in Cassazione la discussione che porterà alla sentenza definitiva del maxi processo contro la ‘ndrangheta. La sentenza è attesa per il 6 maggio