REGGIO EMILIA – Ha il ritmo e la profondità delle grandi inchieste giornalistiche “Aemilia 220. La mafia sulle rive del Po”, il docufim sull’inchiesta Aemilia prodotto dalla società Fidelio per Rai Fiction. La sceneggiatura è di Claudio Canepari e Giuseppe Ghinami, che ne sono anche i registi, e di Paolo Bonacini, la consulenza giornalistica di Giovanni Tizian.
Il racconto prende le mosse dalle indagini su Romolo Villirillo. “Siccome ci siamo fatti religiosi siamo venuti a vedere il Papa”. Il riferimento è “al colloquio con Nicolino Grande Aracri, boss indiscusso di Cutro”.
Nel docufilm scorrono le figure degli ‘ndranghetisti e di coloro che li hanno combattuti: dai più noti, come il magistrato della Dda Marco Mescolini, ai meno conosciuti, come il comandante della compagnia dei Carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, il tenente colonnello Andrea Leo. Uno spazio importante è dedicato alle inchieste giornalistiche di TG Reggio e alle reazioni che suscitarono tra gli uomini della cosca.
Nella sede di Telereggio, nell’autunno del 2022, gli autori hanno realizzato immagini e interviste per il documentario, attingendo al nostro archivio video, che raccoglie materiali di oltre 40 anni di storia della ‘ndrangheta.
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