REGGIO EMILIA – Si è svolta questa mattina al teatro Cavallerizza la prima giornata degli stati generali dei giovani e degli adolescenti. Un momento importante, per riflettere sul mondo giovanile e sulle sue fragilità, soprattutto alla luce delle criticità emerse nel corso della pandemia.
Con il convegno “Generazione zeta, costruiamo il futuro!”, il Comune con il sostegno della Regione ha offerto un momento di riflessione e di condivisione tra le istituzioni, le scuole, le cooperative educative e i servizi sociali, ma anche con i professionisti del mondo adolescenziale, su quella che è la condizione odierna delle nuove generazioni. “Sappiamo che ci sono preoccupazioni, ansie che riguardano quelle generazioni, che hanno espresso negli incontri che abbiamo fatto sul territorio nei mesi scorsi, precarietà del mondo del lavoro, preoccupazioni sul futuro – ha commentato Igor Taruffi, assessore regionale alle Politiche giovanili – Credo che sia un grido d’allarme che dobbiamo assolutamente raccogliere facendo politiche in grado di dare risposte concrete”.
Il confronto è proseguito nei dieci tavoli di lavoro distribuiti nella città in spazi dedicati ai giovani sulle tematiche emerse dal tavolo adolescenza nei mesi scorsi: dall’identità e affettività alle prospettive future, la scuola, ma anche la creatività. A concludere la prima giornata sarà lo spettacolo “Unici e molteplici” a cura del liceo coreutico “Matilde di Canossa”.
In programma anche un secondo appuntamento degli stati generali per la restituzione di quanto emerso dai lavori. “Sarà il 13 dicembre, quando in Sala del Tricolore consegneremo il decalogo delle politiche giovanili – ha spiegato l’assessora comunale all’Istruzione, Raffaella Curioni – Lo consegniamo alla Regione e alle amministrazioni della Regione proprio per cercare di costruire il futuro in maniera molto puntuale. I nostri ragazzi devono tornare a essere grandi protagonisti ed essere rassicurati che questa città, così come la regione, è a loro disposizione”.
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