REGGIO EMILIA – E’ morto poco prima dell’alba Claudio Filippini. Dal 1999 al 2004 fu sindaco di Bagnolo mentre ultimamente aveva dato vita al comitato per la salvaguardia del bosco di Marola.
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Claudio Filippini aveva un principio fortissimo: valorizzare le persone in ogni circostanza. Da sindaco di Bagnolo all’inizio degli anni duemila realizzò, primo in provincia, il progetto di una casa di riposo per anziani costruita e gestita in modo unitario dal comune e dalla parrocchia. Nacque così casa Insieme, un modello poi imitato da diverse amministrazioni comunali.
Nella vita si era occupato a lungo di sanità e servizi sociali. Si interrogava costantemente su come arricchire il ventaglio di risposte di fronte ai crescenti bisogni delle persone. “I servizi – diceva – hanno due genitori : le necessità e le idee: il primo è sempre presente, il secondo bisogna spesso andarlo a cercare”. Dopo l’esperienza amministrativa, durante la quale diede vita pure al corpo unico di polizia locale con Novellara mettendo in atto anche in quell’occasione un progetto pilota, si dedicò al recupero del bosco di Marola.
Cercò finanziatori e simpatizzanti, diede vita ad un gruppo di lavoro , organizzò convegni nel Seminario ed oggi il progetto sta cominciando a dare i suoi frutti. Claudio Filippini ha fatto parte di diverse realtà del volontariato reggiano: sulla scia dell’amicizia coltivata in gioventù con don Gigi Guglielmi, collaborò con il gruppo Rwanda che proprio un mese fa ha festeggiato i suoi 50 anni di attività. Da domani la salma di Claudio Filippini sarà presso le onoranze funebri Reverberi di via Terezin mentre il funerale verrà officiato nella Chiesa di Masone.
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