ALBINEA (Reggio Emilia) – Cordoglio davvero profondo ad Albinea e non solo ha suscitato la notizia della scomparsa, all’età di 88 anni, di Carlo Arnò, dalla cui famiglia ha preso il nome Villa Arnò, edificio costruito alla fine Ottocento in stile neoclassico sito in via Vittorio Emanuele.
Carlo era nato il 2 febbraio del 1937 a Gibuti dal padre Guglielmo, diplomatico e ministro plenipotenziario, e dalla madre Carla. La sua vita è stata molto intensa: studiò in scuole italiane e francesi visti i continui spostamenti lavorativi del padre. Si laureò in economia e commercio nel 1959. Fu assunto nella società Montecatini e visse un anno a Parigi. Dal 1963 al 1975 lavorò per la Rinascente, cosa che gli permise di fare tappa in Cina, Giappone, Pakistan, India e Corea. Lavorò successivamente per 7 anni in Egitto e, rientrato in Italia, cambiò radicalmente attività esercitando da commercialista fino alla pensione.
Arnò era appassionato di arte e musica, soprattutto di lirica. Fin dal 1988 ospitò con grande piacere e gratuitamente la rassegna Albinea Jazz nel bellissimo giardino della villa che ancora oggi fa da splendida location per le esibizioni dei gruppi più quotati del festival. Negli ultimi anni della sua vita aveva iniziato a viaggiare, prima fisicamente, poi solo attraverso il suo computer, per i più importanti musei del mondo.
Ad Albinea era una persona molto conosciuta ed era un assiduo frequentatore della biblioteca, alla quale, nell’aprile del 2022, donò quattro libri di grande valore. Così lo ricorda l’ex sindaco e ideatore della rassegna Albinea Jazz, Vilmo Delrio: “Non appena gli chiedemmo l’uso della villa per la prima edizione di Albinea Jazz ci disse immediatamente di sì con entusiasmo. Già negli anni precedenti ogni tanto facevamo qualche concerto di musica classica in villa, ma da allora il grande jazz si identificò con villa Arnò”.
“Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente in questo ultimo anno, perché mi aveva invitato a casa sua per un incontro. – dice la sindaca Roberta Ibattici – Voleva conoscermi in quanto ero candidata. Fu un momento piacevole in cui mi parlò in dettaglio della storia della sua famiglia e di come questa si intrecciava con le vicende della grande storia a partire dalle due guerre mondiali. Era una persona di grande spessore culturale”.
Arnò lascia i figli Cristiana, Guglielmo, Roberto e Riccardo. I funerali avranno luogo lunedì 20 gennaio, alle ore 15.30, partendo dalla casa funeraria della Croce Verde di Reggio. Il rito sarà celebrato alla Pieve di Albinea Alta. La camera ardente sarà aperta a partire dalle ore 8.30 di domani.













