MODENA – A Unimore via libera alla carriera “alias”: lo ha stabilito in maniera unanime il Senato accademico che, nella seduta dello scorso 13 luglio, ha approvato il regolamento redatto da un’apposita commissione di esperti.
Fondata sul principio di autodeterminazione di genere, la possibilità di utilizzare il nome alias è estesa non solo a studentesse/studenti, dottorande/i e specializzande/i, ma anche a personale tecnico-amministrativo, bibliotecario, Cel (collaboratori esperti linguistici), docente e ricercatore e assegnisti/e che, per il proprio benessere psicofisico, intendano modificare nome e genere.
L’identità alias, inoltre, verrà temporaneamente riconosciuta anche ad eventuali ospiti dell’Ateneo che dovessero richiedere l’utilizzo di un nome diverso.
Per poter cominciare o proseguire la propria carriera utilizzando un nome “alias”, la persona richiedente dovrà semplicemente sottoscrivere un Accordo di riservatezza con l’ateneo, il quale provvederà alla predisposizione e al rilascio di un nuovo badge identificativo, indicante nome e cognome di elezione; tale tesserino avrà efficacia esclusivamente all’interno dell’università.
Tale forma di tutela consiste nella creazione di un profilo burocratico alternativo per il personale in servizio presso l’Ateneo, mentre, per studentesse e studenti, il nome scelto in fase di sottoscrizione dell’accordo sarà utilizzato per poter sostenere gli esami, per la proclamazione in sede di laurea o discussione tesi di dottorato e per avere un nuovo indirizzo mail.
Servizio Tg di Luca Montanari
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