CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Ad un anno dall’alluvione che ha colpito in modo pesante una parte della bassa reggiana, il summit tra istituzioni, tecnici, Protezione Civile e sindaci dell’Unione Terra di Mezzo ha riportato al centro dell’attenzione le priorità strategiche per la sicurezza idraulica del territorio. L’incontro, ospitato nella sala consiliare di Cadelbosco Sopra, ha confermato il completamento del ripristino degli argini danneggiati. Interessati il torrente Crostolo, il Cavo Cava e il Canale Tassone.
“L’incontro è stato estremamente interessante. A un anno dall’alluvione è importante continuare sulla strada tracciata. Assoluta collaborazione tra mondo politico ed enti tecnici”, sottolinea il sindaco di Cadelbosco Marino Zani.
Ora gli interventi si concentrano sulla pianificazione di due nuove aree di laminazione, veri e propri “polmoni idraulici” capaci di accogliere temporaneamente l’acqua in eccesso durante eventi di piena, riducendo la pressione sui canali e limitando il rischio di esondazioni. Uno studio per individuare le aree tracimabili a monte in grado di diminuire l’impeto dei flussi in caso di piena alluvionale. Tra le richieste anche un piano urgente per il controllo e il contenimento soprattutto delle nutrie, le prime responsabili di gravi erosioni lungo i corsi d’acqua. Interventi strutturali e manutenzioni periodiche saranno decisivi per proteggere il territorio da futuri eventi estremi.
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