REGGIO EMILIA – Il 2021 per Reggio sarà l’anno delle grandi gare d’appalto dei servizi pubblici. Come abbiamo visto nei giorni scorsi sarà messa a gara la gestione dei rifiuti in 34 comuni della provincia, tutti tranne gli 8 comuni della Bassa dove il servizio continuerà ad essere gestito da Sabar. Un appalto da oltre 1 miliardo di euro in 15 anni. Il 2021 sarà anche l’anno dell’assegnazione del maxi-appalto per la gestione del servizio idrico integrato in tutti i comuni della provincia tranne Toano. Un appalto da 1,5 miliardi di euro in 20 anni. In questo caso, la gara servirà per individuare il socio privato che avrà il 40% di Arca, l’Azienda Reggiana per la Cura dell’Acqua, e gestirà il servizio dal punto di vista operativo.
Si tratta di passaggi in qualche modo storici. Acqua e rifiuti sono infatti gestiti sulla base di affidamenti scaduti nel dicembre 2011. Sul fronte dei rifiuti, le gare che si sono svolte o si stanno svolgendo nelle altre province della regione hanno evidenziato la non belligeranza fra i due principali operatori: Iren non ha fatto concorrenza ad Hera a Modena, Bologna, Ravenna e Cesena, mentre Hera non è entrata in competizione con Iren a Parma e a Piacenza. Staremo a vedere se lo farà a Reggio.
Più mosso lo scenario per la gestione del servizio idrico, dove la procedura è già avviata. Oltre a Iren, altre tre aziende del settore hanno presentato una manifestazione di interesse. Iren però ha chiesto al Tar dell’Emilia-Romagna l’annullamento del bando di gara messo a punto da Atersir, smentendo i sospetti di una gara cucita su misura per il gestore uscente.
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