REGGIO EMILIA – L’emergenza umanitaria scaturita dalla guerra si aggiunge a quella del contrasto alla diffusione del covid. Nel reggiano l’attenzione resta alta e la sanità si riorganizza ancora una volta.
La sanita reggiana si mobilita per fare fronte a questa nuova emergenza. Prima i tamponi, poi i vaccini per questo sono stati allestiti punti di accoglienza in ogni distretto della provincia anche con accesso diretto. In Ucraina si stima ceh solo il 38% sia vaccinato quindi è importante raggiungere coloro che stanno arrivando nella nostra provincia. Si deve fare presto e servono tutti i controlli necessari mentre resta l’incognita dei numeri dei profughi in arrivo. A tutti viene rilasciato il codice Stp, Straniero temporaneamente presente, valido per sei mesi e necessario per tutte le successive pratiche.
Al Centro salute famiglia straniera che si trova nella palazzina H nell’area ospedaliera del Santa Maria Nuova la macchina dell’accoglienza sanitaria si è già messa in moto per fare fronte a questi nuovi arrivi. Ma ora serve maggiore spazio e dalle prossime giornate questi servizi saranno spostati nel vicino Ospedale Spallanzani in parte già utilizzato per le vaccinazioni.
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