REGGIO EMILIA – E’ stata superata la quota dei 3mila profughi ucraini arrivati in provincia: numeri che mai prima la rete dell’accoglienza aveva dovuto gestire. Un’accoglienza che ha sempre avuto una caratteristica peculiare: sin da subito si è retta in gran parte sull’organizzazione privata degli ucraini già qui e che si sono mossi per far arrivare parenti e amici. Finora poco più del 10% delle persone, in gran parte donne e bambini, è stata ospitata dagli alloggi messi a disposizione dal Cas, il Centro di accoglienza straordinario gestito dalle cooperative Dimora d’Abramo e L’Ovile. Finora, appunto: perché ad un mese e mezzo dai primi arrivi, la fisionomia delle esigenze cambia.
“Adesso c’è bisogno di trovare posto più velocemente – sottolinea Valerio Maramotti, presidente de L’Ovile – Chi è arrivato nei primi giorni aveva già un appoggio. Le ultime persone arrivate invece hanno un bisogno di accoglienza più immediato”.
Le stime di quante persone ancora potranno arrivare: si è calcolato che ogni ucraino residente nel reggiano, circa 4mila, faccia arrivare due persone. Significa 8mila profughi. Impossibile sapere quanti reggiani abbiano in autonomia ospitato conoscenti o amici di conoscenti. Sono state però 70 le persone che hanno dato propri spazi o appartamenti nella disponibilità del Cas.
“Nonostante la nostra e altre coop siano strutturate, sarebbe stato impossibile ospitare tutte queste persone, quindi la rete dei privati è stata fondamentale e ci ha dato anche tempo per organizzarci”.
Trasporto pubblico gratis per gli studenti ucraini
I giovani profughi che frequentano le medie e le superiori in Emilia-Romagna viaggiano gratuitamente su bus e treni regionali per tutto il 2022. Accordo tra Regione e aziende trasporti. Gli assessori Corsini e Priolo: “Vogliamo aiutare queste ragazze e questi ragazzi a vivere la normalità che si meritano”.
Via libera dalla Giunta regionale, la misura riguarda tutti i nati tra il 2003 e il 2011. I non studenti possono accedere ad altre agevolazioni, come quelle per i rifugiati. Per tutti gli ucraini in fuga dalla guerra in ogni caso trasporti gratuiti nei primi cinque giorni dall’ingresso in Italia.
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