REGGIO EMILIA – All’inizio della prossima settimana in questi spazi dei magazzini di via Mazzacurati entreranno fino a cinquanta persone. L’obiettivo è che i richiedenti asilo rimangano lo stretto necessario perché si liberino nel frattempo posti del sistema di accoglienza diffusa che utilizza 270 appartamenti tra città e provincia. La convenzione col Comune di Reggio, proprietario dell’edificio, è già stata attivata, la Croce Rossa si sta occupando di reperire il personale che, giorno e notte, si occuperà di dare informazioni, di consegnare ai migranti un primo kit di accoglienza. La prefettura lavora da inizio luglio a questa soluzione, che darà un significativo respiro agli arrivi. Dopo uno stop nella seconda metà di agosto, gli sbarchi sono ripresi a ritmi spaventosi, come drammatiche sono le immagini che arrivano da Lampedusa. Uomini, donne. E minori soli.
In base alla distribuzione del Ministero degli Interni, Reggio Emilia accoglie l’11% degli arrivi destinati all’Emilia-Romagna.
Dalle parole del prefetto si evince quanto sarà fondamentale tutto l’aiuto che i Comuni vorranno e potranno dare.
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