REGGIO EMILIA – E’ stato portato in carcere a Reggio ieri un uomo di 60 anni che si trovava ai domiciliari dal marzo del 2019 per presunti abusi nei confronti di una ragazzina che gli era stata affidata dai genitori per alcune ore mentre erano al lavoro. La vicenda risale ad un paio di anni fa, siamo in un paese del comprensorio ceramico.
Secondo le indagini dei carabinieri in più occasioni l’uomo, che abita nello stesso paese della bambina, aveva sfruttato le occasioni in cui si trovavano soli per approfittare di lei. Lo stato confusionale della bambina, che aveva meno di 14 anni, e alcune tracce biologiche trovate sui suoi indumenti, avevano fatto insospettire la mamma che si era rivolta ai militari. Evidenti riscontri di natura scientifica, con il supporto del personale sanitario specializzato, avevano consentito di inchiodare l’uomo. Nel marzo del 2019 la Procura reggiana aveva messo nei suoi confronti un’ordinanza cautelare disponendo i domiciliari. Ieri il 60enne è stato raggiunto da un provvedimento definitivo che gli impone di scontare una pena residua di 4 anni e 3 mesi per gli stessi reati. Dopo aver ricevuto la notifica dagli stessi carabinieri è stato portato in carcere.
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