BOLOGNA – Un premio da 1.000 euro alle migliori 10 tesi di laurea magistrale incentrate sulle metodologie che mirano a non utilizzare gli animali nella ricerca o, in alternativa, a ridurre o sostituire il loro uso, e 6 borse di ricerca del valore di 15.000 euro ciascuna per lo studio di metodologie innovative in campo medico senza ricorrere alla sperimentazione su animali di laboratorio.
La Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia a dotarsi di una legge in materia che risale al 2002, rinnova l’impegno per la progressiva messa al bando nell’ambito della ricerca scientifica di metodi di sperimentazione che utilizzano gli animali e stanzia centomila euro per promuovere la messa a punto e la diffusione, anche a fini didattici, di progetti di sperimentazione alternativi.
Un impegno che si colloca nella scia di un accordo di collaborazione tecnico-scientifica siglato nei mesi scorsi dalla Regione con le quattro Università di Bologna, Parma, Modena-Reggio e Ferrara.
“Siamo da sempre impegnati nella promozione di azioni di tutela della salute e del benessere degli animali a tutti i livelli – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – Ora, grazie alla preziosa collaborazione delle nostre Università, investiamo anche sullo studio di metodi alternativi alla sperimentazione su animali di laboratorio, incentivando la ricerca e offrendo un riconoscimento economico ai lavori migliori e ai neolaureati impegnanti in questo ambito”.
La Regione si riserva di stanziare risorse aggiuntive per dare seguito l’anno prossimo all’iniziativa, con l’obiettivo di assegnare ulteriori premi e contributi di ricerca ai candidati inseriti in graduatoria, che resterà valida fino alla fine del 2023.
Le domande vanno presentate entro il 26 giugno 2022, esclusivamente per posta elettronica certificata, al seguente indirizzo: segresanpubblica@postacert.regione.emilia-romagna.it
La Regione finanzia le ricerche per abolire la sperimentazione sugli animali
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