BOLOGNA – A differenza delle parole di Depressione Caspica, la canzone di apertura, è stato un ‘qui e ora’ che i circa 9mila presenti difficilmente dimenticheranno. E l’occasione in effetti era storica: il gran ritorno dei Cccp a quasi 35 anni dal loro scioglimento nel 1990. Da piazza Maggiore è partito il loro tour, che arriva dopo la reunion dello scorso autunno, la mostra a loro dedicata a Reggio e tre date berlinesi. Tappe in cui è rinata quell’alchimia sprigionata sul palco allestito sotto Palazzo d’Accursio. Fedeli alla linea la voce di Giovanni Lindo Ferretti, la tecnica di Massimo Zamboni, le performance di Fatur e l’aura da benemerita soubrette di Annarella Giudici: il tempo è passato, il periodo storico anche, ma la magia no. Forse meno punk e più pulito di prima, però grazie al supporto di una validissima band, il suono e le suggestioni dei brani che hanno fatto la storia dei Cccp erano sempre quelle: da Battagliero a Curami, da Spara Juri ad Amandoti. A livello organizzativo, nessun problema, nonostante le polemiche della vigilia. Le code per entrare, in piazza Re Enzo e in piazza Nettuno, scorrevano, Il Cua all’ultimo ha rinunciato all’annunciato blitz per l’autoriduzione dei biglietti, alcuni attivisti si sono presentati dietro le transenne da via Pescherie Vecchie e sono stati fatti entrare solo verso la fine. Resta che il cuore di Bologna è tornato a riempirsi in nome della musica, poco importa se questa volta a pagamento. Una serata all’insegna della nostalgia ma non solo, con i Cccp nella loro Emilia paranoica
Bologna concerto piazza maggiore Cccp 9mila personeBologna: in 9mila in piazza Maggiore per i Cccp. VIDEO
22 maggio 2024Tante generazioni per celebrare il ritorno della band in concerto, nella prima data del loro tour italiano. Oltre due ore di musica, che hanno spazzato via le polemiche della vigilia: annullato il blitz del Cua












