REGGIOLO (Reggio Emilia) – Per otto anni messe e liturgie, nel paese della Bassa, si sono celebrate in una struttura costruita all’indomani del sisma del 2012.
La chiesa di Santa Maria Assunta fu resa inagibile dalle due scosse del 20 e del 29 maggio. Da allora è iniziata una paziente ricostruzione costata due milioni e mezzo e resa possibile da fondi regionali, diocesani e dalle offerte dei fedeli.
Domani alle 17 il vescovo di Reggio e Guastalla, Massimo Camisasca, celebrerà nuovamente nella parrocchiale di Reggiolo: “Per tanti cittadini, questa chiesa rappresenta una serie di ricordi e cose belle – ha detto il parroco, don Francesco Avanzi – e tanta gente è commossa al pensiero di rientrarci”. Gli edifici sacri ristrutturati totalmente dopo il terremoto sono 15, mentre per altri 49 si attendono ulteriori lavori che dovrebbero terminare tutti entro il 2022. “I progetti che sono in atto – ha spiegato monsignor Alberto Nicelli, vicario diocesano – e ci fanno ben sperare che nel maggio del 2022 queste operazioni possano tutte essere concluse”.
Il recupero della chiesa parrocchiale è importante per tutta Reggiolo e non solo per la locale comunità cattolica: “Abbiamo lavorato tanto – ha sottolineato il sindaco di Reggio, Roberto Angeli – e abbiamo avuto tanti finanziamenti a causa del terremoto, quasi 250 milioni di euro che ci hanno dato l’opportunità di rilanciare le parti commerciale e attrattiva del nostro paese”.
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