REGGIOLO (Reggio Emilia) – Sono passati 8 anni dal terremoto che sconvolse l’Emilia, dalle due scosse del 20 e 29 maggio. Domani, nel giorno dell’anniversario, il presidente della Regione Stefano Bonaccini sarà nel comune della Bassa reggiana, il paese più colpito della nostra provincia, per visitare due cantieri e un’azienda che è ripartita.
“Oggi che dobbiamo vivere un’emergenza altrettanto drammatica e impegnativa – ha detto Bonaccini – vogliamo ricordare come ci siamo comportati allora”. Fa appello alla concretezza degli emiliani il presidente della Regione per superare l’emergenza Coronavirus, nello stesso modo in cui otto anni fa fu necessario riprendersi dal terremoto in Emilia.
La prima scossa la notte del 20 maggio, la seconda, ancora più devastante, il 29 di quel mese del 2012. Le vittime furono 27, i danni totali nel cratere pari a 14 miliardi di euro. Con la fine del lockdown i cantieri sono ripartiti e tra un anno si prevede di terminare i lavori per il recupero di Palazzo Sartoretti a Reggiolo, futura sede del Comune e del teatro “Rinaldi”.
La Soprintendenza dei Beni culturali ha approvato il progetto preliminare per il restauro della rocca, un intervento da 4 milioni di euro. “Potremo bandire la gara per la progettazione esecutiva e poi affidare i lavori – ha detto il sindaco Roberto Angeli – Si tratta di una importante opportunità per il nostro paese”. Oltre ai cantieri pubblici, Bonaccini visiterà anche la Comer, azienda tra le prime a ripartire dopo il sisma e che oggi ha già avviato i test sierologici tra i dipendenti. Tra i privati, tutte le 350 richieste sono state accolte, sono stati assegnati fondi per 125 milioni di euro in un paese che nella ricostruzione ha visto una opportunità. “La ricostruzione ci ha permesso di rinnovare l’assetto urbanistico del paese”.
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