REGGIO EMILIA – L’overdose d’amore è iniziata. Con lo spettacolo romano alle terme di Caracalla Zucchero Sugar Fornaciari ha dato il via al suo tour estivo e ha dato il via anche al conto alla rovescia per le due date all’Rcf Arena di Reggio, cuore temporale e metaforico, perchè saranno per lui casa e ricordi. Non per niente il 9 e il 10 giugno si sono meritati uno slogan a parte all’interno del World Wild Tour, e cioè “Amore e radici”.
“Ho una band che conosce tutti i miei 300 brani, possiamo cambiare scaletta ogni sera… a Reggio proporrò anche brani che parlano della mia terra”, le parole di Sugar.

Zucchero con Oma Jali. Foto Daniele Barraco
La sensazione è che in quelle due straordinarie serate – 60mila gli spettatori, e c’è ancora disponibilità di biglietti – Zucchero tornerà ad essere semplicemente Adelmo Fornaciari da Roncocesi, e che i 40 anni di un’eccezionale carriera scivoleranno tra passato e futuro facendolo tornare quel ragazzino reggiano che amava il blues e sognava i grandi palchi internazionali. Ci sarà sicuramente spazio per gli aneddoti dei primi momenti, come quando, agli inizi degli anni ’90, uno Zucchero all’epoca semi-sconosciuto all’estero faceva da supporto al già notissimo Eric Clapton. Dodici date consecutive alla Royal Albert Hall di Londra. “Un giornale scrisse: Clapton sempre bravissimo, ma attenzione anche al “cappellaio matto con la voce di cuoio”.
A Reggio con lui sul palco anche il rapper Salmo, autore di una rivisitazione di “Diavolo in me” piaciuta moltissimo a Sugar. E allora allacciate le cinture, perché c’è una sensazione che Zucchero non vuole manchi mai ai suoi concerti…

Zucchero con Mario Schilirò e Kat Dyson. Foto Daniele Barraco

Zucchero con Sherrita Duran Gospel Choir. Foto Daniele Barraco