REGGIO EMILIA – La casa a Scandiano, il liceo a Reggio, le amicizie e il racconto del tragici fatti del 7 luglio 1960. Sono tanti i legami di Pier Paolo Pasolini con la nostra terra. Lorenzo Capitani, assessore alla cultura del Comune di Reggio dal 1983 al 1986 e a lungo professore di storia e filosofia al Liceo Classico-Scientifico ne ha parlato a Buongiorno Reggio. “Dal 1935 al 1936 frequentò il liceo Spallanzani, sul treno da Reggio a Scandiano scrisse una bella poesia, poi l’amicizia con Luciano Serra e l’epistolario in cui si confrontarono sulla cultura”.
Pasolini restò colpito dai fatti del 7 luglio 1960 a Reggio. “Dieci giorni dopo era a Reggio – racconta Capitani – per un congresso, ne scrisse su Vie Nuove, un rotocalco molto letto all’epoca”. Vie Nuove uscì con un disco che conteneva i rumori della piazza durante gli scontri i cui vennero uccisi i 5 manifestanti, rumori registrati da un commesso di negozio di tessuti. Paolini lo interpretò.
Reggio è sempre stata un osservatorio privilegiato sulle opere e la vita del grande intellettuale, ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia. Nel 50esimo anniversario, domani sera al Teatro Cavallerizza andrà in scena ‘P.P.P. – Profezia è Predire il Presente’ di Massimo Zamboni, che dà il nome al suo nuovo album, proposto in una versione live speciale ed esclusiva. Un reading-concerto che alterna canzoni, letture tratte da Pasolini e testi scritti da Zamboni.

Scandiano rende omaggio a Pasolini con la rassegna “Nulla muore mai in una vita”, cominciata lo scorso 26 ottobre con la performance dal titolo “Lucciole”, proprio davanti all’abitazione in cui Pasolini visse da ragazzo, tra il 1935 e il 1937. La rassegna continua mercoledì 5 novembre al Cinema Teatro Boiardo con “Pasolini: cronaca di un delitto politico”.

Anche Sant’Ilario ha organizzato un evento in biblioteca, ricordando il giorno in cui il poeta e regista visitò la scuola media Da Vinci, nel 1964, per ammirare il quadro di Nello Leonardi dedicato ai fratelli Cervi.

Secondo Capitani per ricordare Pasolini si potrebbe creare anche una sezione dedicata in biblioteca Panizzi: “Con tutto il materiale che abbiamo su di lui, tra incontri e eventi organizzati”.
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