REGGIO EMILIA – I consultori familiari compiono 50 anni. Sono una realtà cresciuta e sempre più utilizzata in Emilia Romagna. In provincia di Reggio Emilia ce ne sono 22. Anche i bisogni dei giovani sono cambiati.
Daniela Bertani, responsabile consultori – Salute Donna dell’Ausl reggiana: “Abbiamo notato negli ultimi tempi a un aumento considerevole delle richieste per le prestazioni dello psicologo, che risponde a fenomeni come il disagio giovanile ma anche ansia e depressione”.
La cura del disagio psicologico, soprattutto tra i giovani, è la nuova frontiera dei consultori. Questi servizi, nati 50 anni fa, figli dei movimenti femminili e femministi, per garantire i diritti sessuali e riproduttivi delle donne, erano il primo esempio di “medicina territoriale” e negli anni si sono arricchiti di nuove competenze, oggi multidisciplinari. Nei sei distretti della nostra provincia è presente, dal 1995, uno “spazio giovani” dedicato all’educazione ad affettività e sessualità e, appunto, al disagio psicologico. “E’ rivolto a giovani dai 14 ai 19 anni, che accedono anche se minorenni da soli”.
In Emilia Romagna i consultori sono 172: nel 2024 sono state 360.588 le persone che si sono rivolte a queste strutture, in crescita del 21% rispetto all’anno precedente. “Ci occupiamo del percorso nascita, seguiamo circa 2mila donne all’anno il 60% dei parti in provincia, di contraccezione e interruzione di gravidanza”, ha aggiunto Bertani.
Reggio, insieme a Modena, ha il numero più alto in regione di accessi ai consultori per contraccezione. Per quanto riguarda invece le interruzioni di gravidanza, nel 2025 si sta assistendo a un nuovo aumento: “Potrebbe esserci un amento, ma è comunque un fenomeno ciclico, in generale negli anni sono diminuite”.
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