REGGIO EMILIA – Le Officine creative reggiane, all’ex Mangimificio Caffarri, hanno ospitato ieri sera lo spettacolo ‘Noi con voi. Poesia di protesta’ della compagnia teatrale MaMiMò. Scritto da Fabio Banfo, con Riccardo Bursi, Michelangelo Canzi, Alice Giroldini per la regia di Marco Maccieri, grazie alle testimonianze di Bruna Soncini, Olga Fornaciari e il supporto di Chiara Torcianti, direttrice dell’archivio Reggio Africa, lo spettacolo racconta gli anni prima della firma del patto di amicizia tra Reggio Emilia e Pemba, città del Mozambico, messo nero su bianco il 2 luglio del 1975. Tra il pubblico, in prima fila, era presente una delegazione giunta appositamente da Pemba: alla fine della rappresentazione, la delegazione è salita sul palco, commossa, per abbracciare uno a uno attori e regista.
Erano passati appena sette giorni dall’indipendenza del Paese africano dal Portogallo e dalla fine del colonialismo europeo in Africa quando l’allora sindaco di Reggio Bonazzi siglò quel patto e l’intera comunità reggiana divenne protagonista di uno sforzo collettivo di cooperazione. Si trattava del sugello al percorso di collaborazione iniziato già nei primi anni Sessanta, in nome della libertà e degli insegnamenti della Resistenza e valorizzato dall’impegno di Giuseppe Soncini e dell’arcispedale in Mozambico. Domenica, insieme alla delegazione, tra il pubblico era presente Bruna Soncini, moglie di Giuseppe. Lo spettacolo di ieri rientra nel cartellone di eventi che Comune e Fondazione E35, in collaborazione con Istoreco, Mamimò e Spazio Gerra, hanno deciso di proporre per celebrare questo mezzo secolo di amicizia.
Stasera alle 18 in sala del Tricolore verrà conferita la cittadinanza onoraria a Samito Machel, figlio del primo presidente del Mozambico Samora, che da giovane ha vissuto nella nostra città.
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