NOVELLARA (Reggio Emilia) – Dovrà stare ad almeno un chilometro dalla moglie e dai luoghi che la donna frequenta: questa la misura decisa dal tribunale per un 32enne violento.
L’ultimo episodio risale al 14 maggio scorso. Un giorno particolare, perché ricorreva la festa della mamma. La vittima voleva fare gli auguri alla sua e, come piccolo gesto, ha cambiato a tema la foto del proprio profilo Whatsapp. Un modo di comunicare con la madre, una cosa che le era vietata dal marito. E infatti l’insensata violenza è scattata.
L’uomo, 32enne residente nella Bassa, l’ha picchiata fino a procurarle ferite che hanno richiesto 10 giorni per guarire. I carabinieri di Guastalla, che lei stessa ha avvertito, hanno trovato la donna rannicchiata sul divano: stringeva a sé i propri figli piccoli, figli che tante volte avevano visto scene simili.
La situazione in quella casa andava infatti avanti così da tre anni. Prima ci sono state le violenze psicologiche, gli abusi e i divieti, come quello di poter liberamente avere contatti con i propri famigliari; le privazioni, come il non avere a disposizione i farmaci; la costrizione ai lavori domestici nonostante il dolore post parto; le minacce e le offese. Poi sono iniziate le botte: calci, pugni e spintoni, grucce dei vestiti o cavi usati come armi e fruste, le mani legate con una corda, i capelli strappati, le mani schiacciate. Dopo le indagini dei militari la procura ha chiesto e ottenuto dal tribunale un provvedimento cautelare a carico dell’uomo: il 32enne non può avvicinarsi a meno di un chilometro alla moglie e ai luoghi da lei frequentati.
Servizio Tg di Margherita Grassi
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