REGGIO EMILIA – Nato nel 2006 nelle scuole e nei nidi d’infanzia comunali, Reggionarra è cresciuto all’ombra di cortili, palazzi storici e piazze della città. A causa della pandemia è stato completamente rivisto e ridimensionato nel 2020 e quest’anno torna, finalmente, in tutta la sua grandezza ma, soprattutto, in totale sicurezza.
Il titolo scelto per questa edizione, che si terrà i prossimi 26 e 27 giugno, è “scoppi di meraviglia”. Come diceva Einstein, gli scoppi di meraviglia sono “i semi di ogni vera scienza”: per bambini e meno bambini è pronto un calendario di spettacoli, narrazioni, laboratori di arte e ombre, appuntamenti musicali, presentazioni di libri, colazioni in compagnia dei personaggi delle storie più note.
“Questo appuntamento è segno del nostro progressivo riappropriarci di un’idea di città e di un modo di vivere che avevamo dovuto mettere da parte, dopo aver toccato con mano cosa vuol dire fermare la cultura, che è l’elemento che ci fa crescere come comunità – ha detto in conferenza il sindaco Luca Vecchi – Reggionarra quest’anno nasce da uno sforzo organizzativo fuori dal normale, messo in campo per aiutarci a ritrovare una nuova normalità. È un grande segnale di fiducia, uno sguardo verso il futuro in una città che è per eccellenza luogo di partecipazione e di protagonismo culturale”.
“Scoppi di meraviglia rappresenta il nostro animo – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Annalisa Rabitti – perché con Reggionarra vogliamo tornare a meravigliarci e a scoppiettare di immaginazione. Fare Reggionarra ha un forte valore simbolico, perché significa ribadire che dagli 0 ai 99 anni si può sognare e difatti tante sono le proposte rivolte ai bambini e a coloro che ancora si sentono tali nel loro animo.”
“Gli artisti dicono solitamente che dalle ferite nasce la bellezza, per questo dopo un grande trauma collettivo vogliamo partire dalla cura che la narrazione è capace di portare – ha detto Monica Morini, direttrice artistica di Reggionarra – La quantità di storie che accumuliamo nell’infanzia ci aiuta a capire poi da adulti la nostra esperienza ed è per questo che oggi, che ancora siamo dei convalescenti della pandemia, abbiamo disperatamente bisogno di storie e dei loro balsami culturali”. Programma e prenotazioni sul sito www.reggionarra.it, aggiornamenti sulla pagina Facebook @Reggionarra.
Servizio Tg di Giulia Gualtieri
Reggio Emilia emergenza coronavirus covid-19 Reggionarra 2021