REGGIO EMILIA – L’impegno quotidiano, la conoscenza del territorio, la stima da parte dei cittadini. Le nuove tecnologie, ma sempre gestite dal capitale umano. La tutela dell’economia sana per salvaguardare poi la coesione sociale. E i numeri. Dal primo gennaio 2024 al 31 marzo 2025, i militari della Guardia di finanza di Reggio, con la loro azione, hanno fatto emergere 120 milioni di euro sottratti allo Stato e 95 milioni di evasione totale; hanno monitorato procedure di appalti pubblici per 600 milioni e scoperto altrettanto denaro frutto di riciclaggio; hanno condotto, su richiesta della prefettura nell’ambito di attività antimafia, 900 accertamenti; e hanno scardinato organizzazioni dedite alle false fatturazioni per un giro di due miliardi di euro.
I 251 anni di fondazione del corpo sono stati celebrati in Sala del Tricolore; e dagli ultimi 226, di questi anni, i finanzieri reggiani hanno casa nella caserma di via Mazzini. Per questo a breve una via nelle vicinanze, ha annunciato il comandante Bixio, che tra un mese lascerà Reggio per assumere la guida del comando di Bergamo, diventerà via Fiamme Gialle.
“In questi anni – sottolinea il comandante Ivan Bixio – è aumentata la fiducia, i cittadini segnalano, anche chi è vittima di usura, cosa che non è accade spesso; è forse la cosa di cui vado più orgoglioso”. “Stiamo tutti insieme, io credo, facendo la nostra parte per la tutela dell’economia sana”, gli fa eco il Prefetto Maria Rita Cocciufa, sottolinenando l’importante lavoro svolto dalle fiamme gialle. “Le tasse non pagate vengono a mancare allo Stato che potrebbe usare quei soldi per il pubblico, e questo è un tarlo del nostro Paese – sottolinea il sindaco Marco Massari – la Guardia di finanza il suo lavoro lo sta facendo”.
Al posto di Bixio arriverà il colonnello Umberto Palma, esperto fiscale che negli ultimi anni è stato di stanza all’ambasciata di Tokyo. “In due secoli e mezzo abbiamo saputo adeguarci ai cambiamenti del Paese – ha concluso Bixio – E adesso l’intelligenza artificiale ci consentirà di essere più veloci e precisi sui profili di rischio”
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