BOLOGNA – E’ stata una delle piazze più affollate degli ultimi anni quella che ha partecipato alla commemorazione del 45esimo anniversario della strage di Bologna. Applausi, commozione e le lacrime hanno accompagnato il corteo, che non ha percorso viale Indipendenza a causa di un cantiere, ma è comunque arrivato in Piazza Medaglie d’Oro per gli interventi delle istituzioni, tra cui, in rappresentanza del Governo il ministro dell’Università Anna Maria Bernini.
Il triplice fischio del treno alle 10,25 ha ricordato l’esplosione della bomba, il 2 agosto 1980. 85 le vittime, tra cui Eleonora Geraci e Vittorio Vaccaro, madre e figlio di Casalgrande e Scandiano, a Bologna per attendere una parente che arrivava dalla Sicilia. 200 i feriti. Il più grave atto stragista della storia italiana. “Ma oggi sappiamo chi è stato – ha detto Paolo Bolognesi, nel suo ultimo intervento da presidente dell’associazione familiari – la strage fu concepita e finanziata dalla P2, protetta dai vertici dei Servizi Segreti iscritti alla stessa loggia massonica, eseguita da terroristi fascisti”. Il riferimento è ai processi che hanno portato solo pochi mesi fa alla condanna definitiva di Gilberto Cavallini e della primula nera reggiana Paolo Bellini, ex estremisti di destra.
“Ricordare Vittorio e le 85 vittime è un dovere morale – sottolinea il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti – Il presidente dell’associazione familiare ha ricordato la stagione dei depistaggi e le fatiche processuali, salutando il proprio mandato ci ha ricordato che da oggi in avanti potremo ricordare la memoria di tutti senza il peso della responsabilità di chi quei fatti atroci commise”.
“Il terrorismo a Bologna ha colpito con tutta la sua ferocia” le parole della premier Meloni. “Condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici” le parole di Bolognesi che ha ricordato come tutti gli stragisti siano passati dal Movimento Sociale Italiano. Il ministro Bernini ha preso le distanze “respingendo qualsiasi collegamento tra l’orrore della strage e il Governo attuale”. Immutato dopo 45 anni il dolore dei familiari a cui tutti si sono stretti.
“Abbiamo avuto vittime del nostro paese e siamo qui soprattutto per i familiari: Adele, Linda e tutta la famiglia Vaccaro – sottolinea Marco Cassinadri, Assessore alla Legalità di Casalgrande – Crediamo che la vicinanza in questa occasione debba essere un valore e come tale l’abbiamo sempre portata avanti”.
Il ministro Bernini ha assicurato il suo impegno per rendere accessibili le sentenze negli archivi di Stato e per i risarcimenti ai familiari. Nei suoi confronti non sono mancate le contestazioni.
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