REGGIO EMILIA – Si è chiusa la tre giorni di elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali in ogni luogo di lavoro dei settori della conoscenza e della pubblica amministrazione. Per il primo comparto erano 11mila i lavoratori reggiani chiamati alle urne nelle 67 istituzioni scolastiche coinvolte; 12mila, invece, per il secondo, di cui circa il 50% era costituito da dipendenti nell’ambito sanitario.
In attesa dello spoglio, che è iniziato nel primo pomeriggio ma che proseguirà fino a giovedì mattina per quanto concerne le strutture più complesse come ad esempio gli ospedali, abbiamo raccolto i pareri dei sindacalisti delle principali sigle.
“Per le scuole molto grandi, che superano i 200 dipendenti, possono essere elette fino a 6 Rsu. Nelle altre fino a 3. Abbiamo 66 scuole più il conservatorio, se moltiplicate per 3 o per 6 si ottengono numeri veramente grandi. Noi abbiamo candidato quasi 300 persone”, spiega Carlo Piano, segretario Flc Cgil di Reggio.
“E’ stata un’occasione importante per due principali motivi: destinare più risorse possibili sul welfare aziendale e rinnovare il contratto nazionale”, le parole invece di Serena D’Ambrosio di Rsu Cisl Funzione Pubblica.
Il coordinatore Uil per Reggio e Modena, Roberto Rinaldi, ha commentato la tornata elettorale avanzando poi una proposta al Governo: “Si sono superate tutte le aspettative con punte di adesione dell’85%. C’è tanta fiducia nei sindacati, soprattutto quelli confederali. Per noi sarebbe importante avviare un percorso per cercare di indire un election day nel quale tutti i lavoratori, in una determinata giornata, decidono da chi si devono fare rappresentare”.
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